SICUREZZA SUL LAVORO: FARE PREVENZIONE ANALIZZANDO “GLI INCIDENTI MANCATI”

Un infortunio sul lavoro, che sia anche di piccola entità, è un evento che ha un effetto sull’azienda, oltre che sulla persona che lo subisce.

Che sia causato da comportamenti pericolosi, dal mancato rispetto di prescrizioni o procedure di lavoro, o ancora da carenze tecniche, strutturali e organizzative non importa. Una delle prime cose che dobbiamo fare quando si verifica un incidente è la verifica delle cause.

Siamo sicuri che basti prendere in considerazione questa, per capire come si è verificato un incidente, se si potrà riverificare?

Molti, fra gli esperti, consigliano di prendere in esame anche tutti quegli “incidenti mancati”, in ottica di prevenzione, per riuscire a ottimizzare ciò che magari in un primo tempo era stato sottovalutato.

Vediamo in che senso.

Analisi del rischio

La maggior parte delle volte, l’analisi del rischio viene effettuata per eventi che hanno provocato un infortunio che comporta l’assenza del soggetto per più di tre giorni.

Se il lavoratore sta a casa un giorno perché ha preso una botta al piede, viene considerato un evento di poco conto, quasi un rischio accettabile. In pratica lavorando può succedere di farsi male.

Invece, per gli esperti, l’analisi dovrebbe essere eseguita per tutti gli infortuni a prescindere quindi dalla gravità. L’indagine dovrebbe includere anche i near miss, incidenti mancati, che rappresentano però segni chiari di un malfunzionamento del processo lavorativo. Da qui la botta al piede, risolta con un giorno di riposo, potrebbe essere la spia di qualcosa di più grave, che in questo caso è stata evitata, ma la prossima volta potrebbe non essere così

Solo a titolo di esempio, una caduta di materiali dovuta al cedimento di un gancio di un carroponte, oggi provoca magari un danno al solo materiale. Domani potrebbe provocare un infortunio gravissimo. Per questo è necessario analizzare anche gli “incidenti mancati”, che potrebbero dare informazioni e indicazioni utili a far sì che non si verifichino danni a cose e persone.

Effettuare un’analisi profonda serve infatti a comprendere se le misure previste ed attuate in seguito alla valutazione dei rischi siano effettivamente adeguate ed efficaci.

In più, l’analisi potrebbe far emergere pericoli che non sono stati individuati prima o che sono stati sottovalutati nella valutazione del rischio.

Spesso un incidente o un infortunio sono dovuti a carenze organizzative e tecniche e non sono attribuibili, come semplicisticamente si tende a fare, ai comportamenti pericolosi adottati dal personale.

Infortuni sul lavoro: perché analizzarli?

L’analisi di un infortunio o di un near miss non deve avere l’obiettivo di trovare un capro espiatorio, non è una ricerca del “colpevole”. Lo scopo di un’analisi di un infortunio sul lavoro o anche di un near miss che non ha provocato infortuni, è quello di:

  • accertare la causa primaria dell’evento;
  • individuare ed attuare le conseguenti azioni per evitare che tali eventi si ripetano nel tempo;
  • migliorare i processi e le relative procedure e controlli;
  • fornire evidenza al personale del reale impegno dell’azienda nel perseguire l’obiettivo di contenimento di tali eventi garantendo così sempre più alti standard di sicurezza e tutela della salute.

Prevenire gli infortuni sul lavoro può essere estremamente difficile laddove non ci sia una comprensione delle cause che li hanno determinati: le cause, che sono alla base degli incidenti, possono essere molto complesse e difficili da individuare. Non sempre è un processo semplice da portare a termine

Per capirle, occorrono dei metodi che si basano su teorie scientifiche, ma ad oggi i metodi a disposizione sono diversi e ciascuno presenta dei punti di forza e di debolezza.

Analisi dei near miss, strategia di prevenzione

Ad oggi non esiste obbligo per i datori di lavoro di prender nota dei mancati infortuni. Analizzarli significherebbe prendere in considerazione gli eventi e fornire una sorta di apprendimento “a costo zero” che consente all’organizzazione di orientarsi al miglioramento delle condizioni di sicurezza.

Analizzare i mancati infortuni diventa così importante per prevenire il verificarsi di incidenti gravi e/o mortali. Questo perché l’origine dei near miss è la stessa degli infortuni veri e propri, con la sola differenza che nel primo caso, per una serie di circostanze favorevoli, la catena degli eventi si è interrotta.

Il near miss diventa quindi una spia di una debolezza presente in azienda che se non corretta potrebbe portare conseguenze ben più gravi. È difficile da quantificare e rilevare, ma se individuato il near miss può offrire un aiuto prezioso alla comprensione dei rischi aziendali e alla prevenzione da futuri incidenti.

È stato infatti accertato che nel periodo di “incubazione” di un incidente, si verificano un numero elevatissimo di near miss. Allora perché ignorarli?

 

Ai posteri l’ardua sentenza

 

La Sicurezza sul lavoro ti uccide (se non sai come si fa)