RUBRICA INFORTUNI: GLI INFORTUNI NELLA RIPARAZIONE DI VEICOLI

Analizziamo alcuni casi di infortunio che possono avvenire nell’attività di riparazione e manutenzione dei veicoli a motore e le principali misure di prevenzione e protezione da adottare in questa specifica attività.

Sono svariati i pericoli a cui sono soggetti i lavoratori di autofficine, carrozzerie, officine di verniciatura o per pneumatici. E in questi luoghi di lavoro si verificano infortuni, a volte anche gravi e mortali, ed è anche possibile contrarre malattie professionali in relazione, ad esempio, all’uso di particolari impianti e attrezzature o all’impiego di sostanze pericolose.

Caduta dalla scala

Un lavoratore doveva eseguire lavori di riparazione sulla carrozzeria della cabina di un camioncino collocato al di sopra di una fossa di ispezione.

Per carteggiare la parte da riparare, posta a circa due metri da terra, “l’infortunato si serviva di una scala metallica doppia, priva di piedini antislittamento, rinvenuta all’interno dell’officina. Probabilmente a causa dei movimenti del lavoratore, la scala scivolava sul pavimento in cemento, causando la perdita di equilibrio e la caduta al suolo dell’infortunato”.

Il decesso avveniva per trauma cranico.

Dall’analisi delle cause possiamo dire che:

  • il lavoratore “per carteggiare la parte da riparare, posta a circa due metri da terra, si serviva di una scala metallica doppia”;
  • “la scala, priva di piedini antislittamento, scivolava sul pavimento in cemento” (quindi il pavimento era scivoloso)

Cosa è andato storto?

Partiamo da una carente valutazione del rischio che ha portato a sottovalutare l’uso della scala senza adottare le necessarie accortezze

  • La scala non era idonea per la mansione in quanto priva di piedini antislittamento;
  • Era priva di piedini antislittamento perché nessuno si era preoccupato di controllare periodicamente lo stato di conservazione dell’attrezzatura
  • È stata utilizzata una scala doppia perché magari era l’unica disponibile: come mai? Perché non è stata sostituita? E se era presente una più sicura, perché è stata usata proprio quella e non un’altra? Può essere che il lavoratore l’abbia preferita per esempio per la comodità nel procurarsela? Oppure perché non sapeva dell’esistenza di quella più sicura? O magari perché non è stato formato per sapere come scegliere le attrezzature in magazzino?
  • Possibile causa anche dovuta dal pavimento scivoloso: sicuramente senza piedini  la scala di metallo non era in grado di garantire il giusto grip con il pavimento in cemento. Magari anche perchè era ancora presente una macchia d’olio, dovuta al fatto che nessuno ha fatto pulizia periodica o non ha pulito dopo aver finito l’ultimo lavoro (magari per la fretta di finire?)

 MISURE PREVENTIVE

Una Valutazione accurata dei rischio è sicuramente la risposta per i tecnici ma nella vita quotidiana di un’azienda la prima valutazione del rischio deve farla l’operatore che prende la scala. Deve essere capace di rendersi conto di cosa rischia usandola ed eventualmente serve che sappia a chi rivolgersi per evitare il problema. Parlo quindi di una formazione delle persone che non basta se non c’è un’adeguata organizzazione aziendale. Diciamo le cose come stanno: spesso la scala non si aggiusta o non si sostituisce perché nessuno dà il giusto peso alla cosa e quando qualcuno solleva il problema (quindi avrebbe la giusta formazione) gli viene risposto che non c’è tempo oppure non ci sono soldi, … si è sempre usata quella e non è mai successo nulla, … stai zitto che porti sfortuna, …

Cambio gomma del trattore

Cambio gomma dal cerchione del trattore. La ruota ha un diametro di 90 cm mentre il cerchione di 48. Questo è composto di due metà tenute assieme da bulloni (previsti 8, ma ne sono presenti solo 5). Cerchione e bullone sono coperti da ruggine. Il lavoratore smonta tutto e mette a terra la ruota per gonfiarla. Durante il gonfiaggio la camera d’aria e il copertone scoppiano (cedono le parti in gomma alla pressione), e la metà superiore del cerchione si stacca (i bulloni arrugginiti cedono) venendo proiettata verso l’alto. Colpisce il lavoratore in pieno viso andando a sfondare il tetto dell’officina

 MISURE PREVENTIVE

Una corretta formazione del personale avrebbe fatto sapere al lavoratore che in questa situazione 5 bulloni su 8 (soprattutto se arrugginiti) non sono da prendere sottogamba. Inoltre nessuno se lo chiede mai, ma quando gonfiamo la camera d’aria o le gomme dell’auto come del trattore, se leggiamo 2 bar sul manometro per cosa siamo sicuri che siano veramente 2 bar e non 4 oppure 1?

Ecco che una corretta organizzazione, valutando la possibilità che arrivino dei copertoni e delle camere d’aria usurate (di cui non possiamo accorgerci), mette in piedi una procedura che una volta all’anno (o più se necessario) fa dei controlli sull’esattezza della misura del manometro. Almeno per escludere questo tipo di causa

Inoltre per gomme di questa dimensione è prevista la “gabbia di gonfiaggio”: una protezione metallica che se utilizzata non ferma l’aria (e la sua pressione) ma impedisce al cerchione di saltarmi addosso e bucare il soffitto. Allora perché non viene usata? Le risposte sono sempre quelle: non sapevo di doverla usare, … non sapevo esistesse, … non ce l’ho perché costa troppo per una gabbia di ferro che non useremo più di tre o quattro volte l’anno, …

Incendio in officina

In officina sono presenti tre meccanici di cui due stanno cercando di capire se la pompa di benzina ad immersione è da sostituire. Per farlo, l’anno smontata e messa in una bacinella con della benzina per provarla. Per avviare la pompa usano un collegamento con due “cavi” tra batteria del mezzo e pompa. Una scintilla fatta durante il collegamento fa incendiare la benzina ed un lavoratore per evitare che dia fuoco al mezzo, solleva la bacinella per spostarla. Nel farlo la benzina esce dalla bacinella andando sulle mani del meccanico che per reazione lascia cadere il tutto. La benzina si spande sul pavimento aumentando il fronte fiamma e investendo il lavoratore. Con le fiamme addosso corre fuori dall’officina spaventato, peggiorando ulteriormente la situazione

La morte avviene un mese dopo per ustioni su oltre il 70% del corpo

 MISURE PREVENTIVE

Questo tipo di operazioni sono un po’ particolari, non fanno parte delle abitudini dei meccanici, ma possono avvenire in ogni officina, quando si cerca di capire cosa succede con mezzi di fortuna. I vapori di benzina hanno preso fuoco perché la vaschetta era aperta durante il collegamento elettrico: si poteva evitare? Soprattutto si poteva fare in modo diverso il controllo? Quale istruzione è stata data ai meccanici sulle modalità di effettuazione della diagnosi?

Detto che la manovra era quella ma qualcosa è andato storto, quale istruzione è stata data per le emergenze? Qualcuno è stato formato per intervenire in caso di incendio? Non c’era disponibile una coperta antifiamma da poter usare subito senza spostare la vaschetta? La coperta antifiamma è una tecnologia a basso costo (si trova ad un prezzo medio di €25 e non deve essere fatto cambio di polvere o collaudi) e il suo utilizzo è di facile apprendimento se si fa una corretta formazione (anche a tutte le persone presenti in azienda)

Conclusioni

Una scala portatile può sembrare di facile e banale utilizzo, una gomma che viene gonfiata cosa mai può fare di pericoloso? La benzina è infiammabile ma l’ho usata tante volte, so come si fa, …

Queste sono solo alcune delle frasi classiche che ci sentiamo dire da #persone che non hanno un’adeguata #culturadellasicurezza. In aziende che non si preoccupano della loro #organizzazione per evitare che tutto questo accada. Per non parlare di dedicare il giusto tempo per vedere quale #tecnologia è disponibile sul mercato (anche a basso costo ed alta qualità)

Le #aziendeTOP hanno sicuramente una marcia in più

 

La Sicurezza sul lavoro ti uccide (se non sai come si fa)

 

#safetybusinessmanOperatore Autofficina

#metodoTOP